Da un fiore è nato un colore
"C'è qualcosa di nuovo oggi nel sole,
anzi d'antico: io vivo altrove, e sento
che sono intorno nate le viole.
..."
Giovanni Pascoli, incipit de L'aquilone
Buongiorno amici, oggi il primo post sulla viola, un fiore che ha dato nome a un colore!!! Bisognerebbe inventare una parola per indicare questo concetto!!!
Qui a Valderica sono già fiorite da un po': iniziamo a raccoglierle nel mese di marzo, ma ancora ci sono e più si raccolgono più sbocciano.
Quale viola?
Parliamo della viola mammola e cioè di quella viola spontanea che troviamo nel sottobosco, di cui ne esistono numerose specie che contengono più o meno gli stessi principi attivi.
Molte sono inodori, quella più profumata è la Viola odorata! La stessa pianta può essere più profumata se cresce in zone più secche e meno umide!
Ve la presento:
La viola - Viola odorata
L. -, conosciuta ed utilizzata fin dall'antichità per produrre profumi e come pianta medicinale, famoso è lo sciroppo di fiori.
Il nome trae origine dal mito della ninfa "io", amante di Zeus che per proteggerla dalla gelosia di Era, la trasforma in una giovenca e crea la viola per cercare di sfamarla.
Della viola si raccolgono i fiori e le foglie. Le radici meglio di no perché sono emetiche!
Ecco di seguito un piccolo riassunto degli utilizzi di cui ho trovato riferimenti:
FOGLIE:
medicinale (uso interno), cibo
FIORI: medicinale (uso interno e uso esterno), cibo, colore (verde), cosmetica
SEMI:
medicinale
Oggi parliamo dei fiori che possiamo usare in insalata, in diversi tipi di macerato, in confetture, per fare canditi e non solo...
Plinio scrive che portare in capo delle viole composte in ghirlanda o aspirarne il profumo fa passare l'ubriachezza e la pesantezza di testa. Castore Durante e il Matthioli, tra le tante cose, riferiscono che le viole "solvono" anche la collera. Anche Ildegarda consigliava di preparare l'elisir di violette facendo cuocere il vino con la viola, la galanga e la liquirizia per risolvere collera e malinconia.
Per uso interno ha proprietà diuretiche, sudorifere, tossifughe, espettoranti, lassative, aromatizzanti.
Per uso esterno ha
proprietà emollienti e antinfiammatorie.
Questa volta, in cucina, useremo i fiori e ci faremo ispirare da una ricetta medievale!
Pronti?
Per fare la mousse, o forse meglio purea, di violette
"Chi voglia preparare una mousse di violette, deve procurarsi un denso latte di mandorle che dovrà amalgamare con della farina di riso aggiungendo anche una sufficiente quantità di grasso. Colerà poi il composto con le violette. E' così che si prepara la vera mousse di violette".
Questa ricetta è tratta dal "Buoch von guoter spîse", il "Libro della buona vivanda", una raccolta di ricette di cucina della metà del XIV secolo, la più antica di ambito germanico. L'uso del latte di mandorle, nel medioevo, era ricorrente anche in Italia.
Cerco di tradurre la ricetta riadattandola:
- raccogliere i fiori di violetta;
- metterli a scaldare in una pentola con il latte di mandorle*;
- aggiungere farina di riso (per ogni bicchiere di latte, un cucchiaio di farina o amido) e un poco di buon grasso come il ghee (un cucchiaino) o burro in alternativa e, se proprio vi piace il dolce, anche un poco di miele (un cucchiaio).
Togliere dal fuoco, versare nelle coppe e decorare con fiori di violetta e mandorle.
*A questo punto mi viene in mente di dirvi tre cose, anzi quattro:
- il latte, a seconda di quante violette metterete, diventerà più o meno violaceo;
- fare in casa il latte di mandorle
è molto semplice, fate attenzione a quello che comprate nei negozi perché dentro c'è quasi sempre zucchero. Vi basterà lasciare in ammollo le mandorle in acqua per mezza giornata, cambiando spesso l'acqua, frullare il tutto e filtrare;
- questo latte può essere utilizzato per numerose altre ricette;
- se fate più latte di quello che vi serve, potete conservarlo nel frigo per 3 o 4 giorni
e usarlo anche come latte detergente.
-
Titolo diapositiva
Scrivi qui la tua didascalia
Pulsante
-
Titolo diapositiva
Scrivi qui la tua didascalia
Pulsante
Buona raccolta e buone preparazioni!
La prossima volta che torneremo a parlare di lei potremo dire di altri utilizzi.
Hai domande? Suggerimenti?
Lascia un commento e non dimenticare di condividere questo post attraverso i seguenti link: