Museo del guado

Museo del guado 


storia e applicazioni dell'antico oro blu

Il guado, l'oro blu del Montefeltro

Il nome scientifico del guado è Isatis tinctoria ed è l'unica pianta europea da cui l'uomo, fin dalla preistoria, ha ricavato il blu. 
Il guado è stato coltivato dall'XI al XVII secolo e noi ci troviamo in una zona privilegiata in cui esisteva tutta la filiera di produzione.
Si utilizzavano le macine da guado: dei mulini in pietra che ne schiacciavano le foglie per ridurle in pasta e poi in "cuccagne"...
La pianta è passata alla storia per il blu utilizzato nella tintura dei tessuti, ma gli impieghi sono anche altri. Per esempio il guado è anche una pianta medicinale dalle molteplici proprietà...
Le vicende legate a questo colore e alla pianta sono ricche ed affascinanti. 
Non vediamo l'ora di raccontarvele!

Il sentiero del guado

Il sentiero del guado è un percorso che integra quello del museo. Lungo il sentiero, realizzato con mattonelle in ceramica fatte e dipinte a mano, viene illustrata la pianta, il suo colore, le sue applicazioni e la sua lavorazione.

La biblioteca 

La biblioteca del guado e di altri colori è composta da volumi antichi e moderni, oltre da un archivio digitale. I testi e gli articoli sono fruibili dagli ospiti e da coloro che ne fanno richiesta.

Il libro

Oltre all'iniziale progetto del calendario tematico 2021 sul tema del guado, è stato progettato, scritto e realizzato un libro dal titolo "Nel blu di guado. Storia di una pianta e di un colore. Itinerario nell'arte, nell'artigianato e nell'archeologia dei territori dell'oro blu tra Marche, Umbria e Toscana".

La macina da guado

Quella della macina da guado era la lavorazione medievale della prima fase di lavorazione del guado. Noi abbiamo recuperato una parte originale di macina da guado, un vero e proprio reperto di archeologia industriale e la rimettiamo in funzione in occasione della rievocazione annuale. I questa occasione, che viene messa in calendario durante la stagione estiva, si raccolgono le foglie del guado e si macinano per realizzare le famose cuccagne! 

Il giardino dei colori

Il giardino dei colori è un orto botanico in cui potrete osservare le principali piante tintorie del nostro territorio.

Il sentiero dei colori

Il sentiero dei colori è un percorso per le famiglie lungo 4 km disseminato di segnali e cartelli che raccontano il mondo dei colori naturali.

Le piante tintorie

L'uomo, fin dall'antichità ha selezionato numerose piante da cui estrarre il colore. Tra queste il guado, la robbia, la reseda, il tornasole, la calendula, la fitolacca, la celidonia, l'indaco, la persicaria...
Molte di queste piante crescono spontanee anche qui, ma nel corso della storia sono state coltivate per la produzione di colore! Si, l'uomo può coltivare il colore!
Il colore vegetale veniva utilizzato per la tintura dei tessuti, ma anche per ricavare pigmenti per uso cosmetico e per uso artistico: con le loro lacche si ricavano vernici, inchiostri, acquerelli, tempere e colori ad olio.
In alcuni casi è anche un colore alimentare e medicinale!

I laboratori

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Gli eventi

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Il Museo è parte del progetto #destinazioneguado

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