, primo giorno di ogni mese nel calendario romano corrispondente alla luna nuova, per il fatto che la sua fioritura perdura per diversi mesi e si rinnova mensilmente. Non solo, come leggiamo nelle righe di Shakespeare, la calendula segue il sole: le infiorescenze si aprono al mattino e si chiudono la sera. Per questa proprietà vedi anche l'articolo sul
.
Della calendula che fa parte della famiglia delle
Compositae
o
Asteraceae, si raccolgono le foglie, i boccioli e i fiori.
Ecco di seguito un piccolo riassunto degli utilizzi di cui ho trovato riferimenti:
FOGLIE:
medicinale (uso interno e uso esterno), cibo
FIORI:
medicinale (uso interno e uso esterno), cibo, colore (giallo)
Veniva chiamata zafferano dei poveri sia in riferimento all'uso culinario, sia a quello tintorio!
Comunemente, per usarla in cucina, si raccolgono i fiori che possono essere usati per preparare diverse preparazioni dolci e salate come insalate, salse, sughi, brodi, frittate, aceti e torte.
La calendula, tra le varie sostanze, contiene carotenoidi, flavonoidi e vitamina C.
Può anche essere seccata e usata per farne infusi.
Per uso interno ha
proprietà antispasmodiche, antinfiammatorie, emmenagoghe
(per questa proprietà abbiamo già parlato dell'achillea), coleretiche, diaforetiche, ipocolesterolemizzanti, sedative...Per uso esterno è antinfiammatoria, cicatrizzante, lenitiva, emolliente...
Oggi, in cucina, useremo i fiori come aromatizzanti e coloranti.
Pronti?